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Durante la sua carriera, Francis Scott Fitzgerald fu autore di oltre duecento racconti, che gli garantirono enorme popolarità e gli offrirono spesso un utile terreno di sperimentazione. Questa è la più celebre delle sue raccolte di short stories: scritti originariamente per varie riviste e poi pubblicati nel 1922, i "Racconti dell'età del jazz" sono undici ritratti dei "ruggenti anni Venti", un'epoca fatta di scanzonatezza, balli sfrenati, sogni di successo, liberazione dei costumi; ma nascondono anche una dolente riflessione sul rapporto tra fantasia e realtà, e sulla natura della felicità umana. Oggi i "Racconti" rivivono in una nuova traduzione di Giuseppe Culicchia, autore dei romanzi "Tutti giù per terra". "Un'estate al mare" e "Brucia la città", e accompagnati da una postfazione del traduttore e da una prefazione storico-critica dell'americanista Sara Antonelli.